Approvato qualche giorno fa anche dal Senato il testo emendato, in sede di conversione, del D.L. 193/16 collegato alla legge di bilancio 2017 e recante disposizioni urgenti in materia fiscale.

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Dopo il sì concesso dalla Camera lo scorso 16 novembre, il Senato ha infatti approvato in via definitiva le modifiche al recente testo normativo che decreta lo scioglimento di Equitalia introducendo la modalità di definizione agevolata dei debiti per la quale al contribuente è concesso uno “sconto” sul dovuto a fronte del pronto pagamento delle somme iscritte al ruolo.

Le principali novità apportate in sede di conversione al cosiddetto meccanismo di “rottamazione cartelle” possono così riassumersi:

a) la possibilità di richiedere il beneficio viene estesa ai carichi affidati agli agenti di riscossione nel 2016, e pertanto è previsto l’obbligo, per gli agenti di riscossione, di informare entro il 28 febbraio 2017 il contribuente della sussistenza di eventuali debiti affidati ad Equitalia nel 2016 ma non ancora notificati;

b) lo slittamento dei termini previsti per la presentazione della domanda del contribuente e per la comunicazione, da parte dell’ente riscossore, del piano di definizione agevolata: il primo è infatti prolungato al 31 marzo 2017, mentre il secondo al successivo 31 maggio;

c) l’innalzamento al numero di cinque delle rate concedibili a chi acconsenta a definire in via agevolata la propria posizione: le prime tre (per un complessivo pagamento del 70% del dovuto) dovranno corrispondersi nel 2017, nei mesi di luglio, settembre e novembre, mentre le restanti nel 2018, nei mesi di aprile e settembre.

Rispetto al decreto legge non pare invece confermata la possibilità di liberarsi dal pagamento in un’unica tranche, venendo piuttosto precisata la maturazione, sui versamenti dilazionati, dell’interesse del 4,5% annuo a decorrere dal 1° agosto 2017.

E’ infine concessa anche alle Regioni ed agli Enti Locali la possibilità di introdurre la definizione agevolata per le proprie entrate, ma non per le sanzioni. In tal caso dovrà esserne data comunicazione mediante pubblicazione sul sito istituzionale dell’Ente, e l’ultima rata concedibile non potrà superare il 30 settembre 2018.

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