“Rottamare” le cartelle “Agenzia Entrate Riscossione” (ex “Equitalia”) e/o richiederne lo “stralcio” è possibile soltanto fino al prossimo MARTEDI’ 30 APRILE.

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“ROTTAMAZIONE TER

La terza edizione della “rottamazione cartelle” permette, al pari delle precedenti, l’estinzione di un debito con lo Stato al netto di sanzioni ed interessi, con pagamento dilazionato in un massimo di 5 anni: 18 rate con interesse ridotto allo 0,3% e prima rata al 31 luglio 2019.

Tale forma di “pace fiscale” riguarda i debiti  affidati alla riscossione tra il 2000 e il 2017, a prescindere dalla data in cui sono sorti.

Per richiederla è sufficiente compilare il modulo scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, ma prima è necessario verificare la propria posizione così da comprendere se esistano o meno carichi da definire. Per farlo è possibile accedere alla propria area riservata oppure, se non si dispone delle credenziali, inoltrare una richiesta corredata dal proprio documento d’identità alla quale seguirà un riscontro mail da parte dell’Ente. Terza opzione (sconsigliata) è quella di recarsi allo sportello armati di tempo, pazienza, e soprattutto di un modulo precompilato, sottoscritto anche nel riquadro “delega alla presentazione” nel caso in cui la richiesta riguardi altri soggetti, i quali dovranno sempre allegare copia del proprio documento.

E’ importante ricordare che questo prospetto informativo può essere richiesto soltanto fino alle ore 09.00 del 29 aprile 2019 nell’area pubblica del sito e può essere scaricato fino alle ore 23.59 del 30 aprile 2019 in area riservata.

Una volta ottenutolo, compreso quali siano le “cartelle rottamabili” e quale il possibile “risparmio”, sarà dunque possibile dichiarare di aderire alla rottamazione attraverso una triplice modalità: sportello, pec o area riservata. Seguirà l’inoltro da parte dell’Ente, entro il 30 giugno 2019, del piano di ammortamento dei debiti rottamati con i relativi bollettini.

“SALDO E STRALCIO”

Un’ipotesi più favorevole di pace fiscale è pensata per chi dimostri di trovarsi in grave situazione economica: solo il Contribuente (persona fisica) che presenti un ISEE con soglia di reddito inferiore a 20.000 € avrà infatti diritto – oltre alla cancellazione di sanzioni ed interessi – anche ad una riduzione d’imposta. Precisamente l’imposta resterà dovuta al 16% se l’ISEE rappresenta un reddito fino a 8.500 €, al 20% fino a 12.500 € e al 35% fino a 20.000 €.

Anche in questo caso, la domanda potrà presentarsi on line, tramite PEC, oppure presso lo sportello dell’Agenzia Entrate Riscossione.

L’importo da versare dovrà essere corrisposto in un massimo di 18 rate diluite in 5 anni, con interesse di mora al 2%.

Potranno sempre essere “stralciate” le cartelle affidate in riscossione dal 2000 al 2017, ma le categorie di debiti interessate sono più limitate rispetto alle “rottamabili”: si tratta esclusivamente delle cartelle di riscossione di imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali e dalle attività previste dall’art. 36 bis D.P.R. 600/73 e dall’art. 54 bis D.P.R. 633/72, a titolo di tributi e relativi interessi e sanzioni, nonché dei contributi dovuti dagli iscritti alle casse previdenziali professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi dell’INPS, con esclusione di quelli richiesti a seguito di accertamento.

Entro il 31 ottobre 2019 l’Agenzia Entrate Riscossione riscontrerà la domanda di “saldo e stralcio”, e entro il 30 novembre 2019 dovrà effettuarsi il primo versamento.

Qualora la domanda non venisse accolta essa varrà comunque ai fini della “rottamazione ter“.

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