Da oggi, 4 maggio, qualcosa si muove, ma soltanto entro i confini regionali.
Inaugurata la fase due cosa possiamo fare noi Veneti? A spiegarcelo le ordinanze firmate da Zaia il 3 e il 4 maggio.
Anzitutto dobbiamo mantenere la prudenza: seppure i dati del contagio siano in discesa l’emergenza non è conclusa.
Detto questo, ecco alcune novità.
1) da oggi potremo valicare le “frontiere” comunali, sempre e soltanto per ragioni di necessità (anche per acquisti), salute o lavoro . Serviranno comunque mascherina e guanti (o liquido igienizzante), accessori ormai immancabili per ogni uscita di casa. Schivano quest’obbligo soltanto i bambini al di sotto di 6 anni, i disabili e chi sta praticando attività fisica intensa;
2) possiamo andare a trovare i congiunti, ovvero “il coniuge, il partner convivente, il partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)“;
3) viene meno l’obbligo di “distanza” tra persone conviventi, che finalmente potranno stare vicini anche al di fuori delle mura domestiche. I componenti dello stesso nucleo famigliare potranno poi praticare anche l’attività sportiva o motoria assieme;
4) è consentito spostarsi in auto dal proprio luogo di residenza per raggiungere un altro luogo, sempre in Veneto, dove si preferisca praticare l’attività fisica;
5) sono possibili le uscite in moto, anche in coppia (senza protezioni solo tra conviventi), purchè si rimanga in Veneto;
6) vengono riaperti parchi e giardini;
7) le attività il cui esercizio è autorizzato possono continuare la vendita a domicilio o per asporto anche nei festivi;
8) i conviventi possono utilizzare lo stesso veicolo senza mascherina e guanti, e senza mantenere le distanze di sicurezza (praticamente il marito non dovrà più passare per l’autista);
9) sono consentiti l’accesso ai cimiteri di tutta la regione e le cerimonie funebri (preferibilmente all’aperto) con la partecipazione di un massimo di 15 congiunti;
10) ci si potrà recare in biblioteca (ma solo per chiedere o restituire i libri) e presso le seconde case, anche se di proprietà del proprio convivente, ma sempre soltanto in Veneto e per soli interventi di manutenzione.
Invariati rimangono l’obbligo di accedere agli esercizi commerciali soltanto uno per famiglia (salvo si accompagnino minori di 14 anni o persone non autosufficienti) e il divieto di consumare sul posto i prodotti acquistati da asporto.
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